mercoledì 29 gennaio 2014

Sacro GRA, la realtà supera la fantasia

Questo documentario (regia di Gianfranco Rosi, 2013) mostra la vita di persone comuni che non sono affatto noiose. Comuni nel senso che vivono lontano dai riflettori: alcune di umili condizioni, alcune di condizioni più elevate, ma nessuna con una reale vanità o velleità di fama. Non ci sono attori, solo personalità autentiche. Alcune sono soddisfatte della vita che conducono, alcune meno, alcune sono rassegnate. Non si conoscono fra loro, ma tutte sono legate da una filo rosso, il Grande Raccordo Anulare, l'autostrada tangenziale che circonda Roma. Chi ci vive nei pressi, come gli inquilini di una palazzina comunale che cucinano, suonano, conversano, o come il rampollo insignito di mille onoreficenze nella sua enorme e pacchiana villa. Chi si trova lì solo di passaggio, come un attore che deve posare come cameriere per un fotoromanzo. Chi ci lavora, come il ragazzo dell'ambulanza, o le prostitute. 
Oppure come l'anziano palmologo che caccia il punteruolo rosso con meticolosità e attrezzature sofisticate. Il punteruolo rosso sembra la sua balena bianca, e lui Achab, come se in quella caccia si trovasse la salvezza dell'intera umanità.
Il Grande Raccordo Anulare raccoglie queste ed altre vite ai margini, sociali e geografici, che non sono molto

martedì 7 gennaio 2014

Confessioni di un lettore. Libri letti nel 2013

Foto simbolica di una libreria
(la mia, una parte)
Il contenuto del libro si staccava da me, ero libero di pensarci o non pensarci; subito ricuperavo la vista ed ero assai stupito di trovare intorno a me un'oscurità dolce e riposante per i miei occhi.
(Marcel Proust - La strada di Swann)







Qua di seguito è esposta la lista dei libri che ho letto da gennaio a dicembre 2013.

L'idea l'ho copiata da Aaron Swartz, il programmatore-attivista prodigio che si è suicidato il gennaio scorso, dopo essere stato arrestato per aver scaricato illegalmente un database di articoli accademici del MIT. Nel suo sito personale, Swartz pubblicava ogni anno la sua lista di letture, lasciando dei commenti per quasi ogni titolo.
Oltre che per egocentrismo ed esibizionismo, pubblicare la propria lista di letture annuali può essere utile perché produce dati su “un lettore tipo”.
In realtà il mio obbiettivo è che qualcuno, leggendola, possa trovare spunti di lettura interessanti.
Passando ai numeri, in totale ho letto 37 titoli, che paragonati a quelli di Swartz del 2010 sono un numero imbarazzante: ne ha letto 122.
Ecco gli altri dati:

Media lettura: 3 libri al mese circa.
Autori italiani: 9 su 34 ( di cui sardi: 3 su 34)
Autori stranieri: 25 su 34 (di cui americani: 16 su 34)
Libri in lingua originale: 3 su 37 (inglese)
Romanzi: 16 su 37
Racconti (raccolte): 12 su 37
Saggistica: 5 su 37
Altro: Rossari (raccolta “disomogenea” di racconti, aforismi e bozzetti), Latronico (romanzo-pamhlet), Young (autobiografia), Fante (epistolario), Tolkien (fumetto).

Alcuni di questi libri sono recensiti su questo blog.
  1. Zadie Smith – Perché scrivere? (e-book, minimum fax, 2007)

venerdì 3 gennaio 2014

Non resta che ridere del proprio dolore. Sherwood Anderson, Riso nero

Si potrebbe riassumere Riso nero di Sherwood Anderson come la manifestazione dell'insofferenza verso i vincoli dettati dalle convenzioni sociali. Il sottotitolo all'edizione italiana del '76 (traduzione di Cesare Pavese) recita: La fuga come sistema di sopravvivenza in America. E questo è abbastanza vero, se si considera la parola “fuga” in un senso molto ampio. Fuga da una società opprimente, fuga dalla quotidianità fatta di un lavoro convenzionale, di frequentazioni convenzionali, di un amore convenzionale.